In un vortice


Oggi, in una giornata con il cielo azzurro ma che più azzurro non si può, mi sono svegliata totalmente stropicciata. Stropicciata come una maglietta che è stata accartocciata, dove le sue righe di stropicciatura sono marcate, nette, e niente, se non un ferro da stiro le può togliere...
Ecco le righe in questione sono per me, in questo momento, una valanga di emozioni contrastanti...sembro un fiume in piena....Ho tanta gioia nel cuore, tanta voglia di fare, di credere, di sorridere ma stamattina ho anche delusione, incomprensione,tristezza, rabbia...e forse mi ci vorrebbe proprio il calore del ferro da stiro...magari trasformato in un abbraccio, in un gesto caldo e ricco...So che sono abituata troppo bene...cioè sono abituata sempre a essere una Pollyanna, a trovare sempre il lato positivo delle cose, a essere prevalentemente allegra, e ne sono felice...ma certi giorni....
Certi giorni colpiscono inevitabilmente anche me...e così vorresti piangere e urlare per un motivo...e ridere e cantare per un altro...un vortice di emozioni che si combattono tra loro...per accaparrarsi ognuna più spazio dentro di me...Premetto che ciò che mi fa male non è niente di grave...(e ci risiamo con la sindrome di Pollyanna) però dove sta scritto che solo le grandi cose fanno male?!?! a volte cose che agli altri rimangono invisibili a noi ci fanno male...e magari proprio perchè agli altri sembrano inesistenti, scoppiano dentro di noi, che non troviamo il coraggio di tirarle fuori...A volte vorrei riuscire a comportarmi come un uomo...Per carità anche loro provano emozioni ecc ma, a mio parere, il loro coinvolgimento è totalmente diverso...Osservate un litigio casalingo tra uomo e donna...i due litigano...non importa il motivo....la donna mettiamo che poi prenda e se ne vada a letto...state certi, che prima di addormentarsi, la donna non farà che crogiolarsi ancora nella lite, e pensare, ripensare a come mettersi in discussione, pensare come fare pace, o casa dire ancora...l'uomo invece, mettiamo se ne vada a vedere la tv...bè, io sono quasi sicura, che dopo 2 o 3 min (e sono ottimista) Lui starà guardando Solo la tv...i pensieri saranno distaccati ....quindi si riossigenerà, non starà lì a pensare ripensare...certo, una volta spenta magari, anzi mi auguro, i pensieri torneranno...ma privi delle seghe mentali, per le quali spesso noi donne siamo campionesse! E io ora avrei bisogno davvero di riuscire a non pensare, a staccare un pò... e c'è la voglia di essere capita, la voglia di avere davanti la persona che mi ha fatto male che mi comprende.Spesso pensiamo che se una cosa non fa male a noi non debba fare male agli altri...ma magari non è così, e se ci se ne accorge sarebbe bello tornare sui propri passi...
Mi guardo intorno, vedo i gatti nel mondo dei sogni,sento il loro respiro, sento il profumo delle arance appese al mio albero, scrivo 10 sul calendario dell'avvento, Inspiro profondamente e proseguo in questa giornata, pensando che comunque emozionarsi è vivere e quindi W le emozioni qualunque siano....(gnafà...Pollyanna è dentro me)



(....E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni....)

Commenti

  1. Una delle cose più difficili, anche per le persone più sensibili, è mettersi veramente nei panni degli altri. Ciò inevitabilmente determina emozioni contrastanti, magari anche incomprensioni... anche se a volte basta poco, un solo passo, per sentirsi nuovamente "vicini".
    Un abbraccio...

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  2. Ok, sono diversi.
    Eppure secondo me...oggi senza volerlo, il tuo post e il mio si prendono a braccetto... ;)
    Ti abbraccio.

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  3. la frase "ma stamattina ho anche delusione, incomprensione,tristezza, rabbia..." sembra proprio scritta da me oggi... :-( ps: adoro questa canzone!

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  4. ciao, capito su questa pagine e trovo queste tue riflessioni molto belle. Chi ha la sindrome di Pollyanna (e ce l'ho anche io) abitua gli altri a vederla sempre sorridente, di buon umore, positiva nelle cose della vita e inconsciamente si sente in dovere di apparire sempre così, come se nulla la colpisse o la facesse soffrire. Niente di più sbagliato e lo dico a me stessa ripetutamente: amare la vita non vuol dire vivere sotto una campana di vetro, al contrario! Significa immergersi nel mare delle emozioni e viverle tutte a una a una, belle e brutte. E quindi accarezza quelle pieghe e coccolale anche un po', prima di conquistare un abbraccio che le faccia svanire!

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